venerdì 23 ottobre 2015

L'esposizione di Guido Mannini é costituita da due sezioni: la produzione personale e la ricostruzione dei falsi d'autore. La prima sezione della mostra, dedicata ad oli e ad acrilici, delinea immagini che riemergono, con sapiente cautela, dal flusso dei ricordi, che si stemperano nell'immensità del deserto. Si percepisce il soffio del vento e una lentezza dei movimenti di nomadi e di dromedari, una lentezza intervallata da pigre soste. Altre immagini presentano persone ed animali accovacciati sulla sabbia dorata e lievemente mossa tra le dune accarezzate dal vento. Il silenzio cala su ogni elemento raffigurato e si dilata sino a coinvolgere la luce abbagliante del giorno, cui fa seguito, repentino, il blu intenso della notte, che si inoltra nel geometrico groviglio di case cubiche, addossate le une sulle altre, quasi senza respiro. Frammenti di vita, misteriosi ritagli, flash-back della mente, fotogrammi densi di sensazioni, di umori e di silenzi, che dipanano sedimentazioni del passato, reminiscenze lontane. In questi paesaggi l'autore esprime ciò che è fermo, da tempo, dentro di sé e che riemerge, all'improvviso, nel primo piano del volto di un vecchio che fa capolino tra le mura della sua casa con sguardo abbagliato dal sole; sguardo attonito tra le profonde rughe che gli solcano il volto, testimonianza di un sofferto passato e di un ruvido presente. Le atmosfere dei gialli, degli ocra, dei rossi e dei blu danno spazio ai chiari ed agli scuri,che non ammettono sfumature, ma sono netti e decisi. Così viene espresso un mondo che oscilla tra isolamento e solitudine e proviene da una sintesi di rielaborazioni melanconiche della mente. Altra sezione della mostra é dedicata ad oli e va sotto la dicitura "Autentici falsi d'autore". Guido Mannini qui intraprende un itinerario che attraversa colori e segni pittorici alla ricerca dell'anima ispiratrice di quei poliedrici stili e contenuti dei grandi del passato. Giacché non si crea se non si approfondisce, Mannini percorre itinerari artisticamente già consumati per cercare di riprodurne le più intense essenze. Nella eterogenea carrellata di dipinti presentata, l’autore mette in rilievo quella necessità interiore di correre su due binari: perfezione tecnica e contenuti. Il tutto alla ricerca, propria del fruitore-artista, di quegli elementi, che più collimano con la propria identità pittorica. Maria Lilla Liliana 

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